Rischiano di finire pure loro nell’oblio, dunque dimenticati, abbandonati a se stessi.
I dodici lavoratori della società Korai, che continuano a recarsi sul posto di lavoro ma da anni non ricevono gli stipendi.
A riportare l’attenzione sulla loro situazione, una interrogazione urgente presentata dai consiglieri regionali di centrodestra Fusco, Iorio, Micone e Sabusco.
Un caso delicato, come l’hanno definito i firmatari del documento, aperto da anni senza che tuttavia ad oggi non sia stata trovata una soluzione. L’azienda Korai era nata con l’obiettivo di promuovere il turismo. Successivamente era stata trasformata in società in house. Questa forma societaria non ha tuttavia messo al riparo i dipendenti dal rischio licenziamento.
Per il momento continuano a lavorare, ma senza tutele, senza stipendi. «Sono riusciti a recuperare solo una minima parte delle mensilità arretrate, attraverso i decreti ingiuntivi – hanno denunciato, i consiglieri, nell’interrogazione – mentre è stata sottoscritta la cassa integrazione in deroga per soli quattro mesi».
Un caso che, secondo gli esponenti di opposizione, deve diventare politico-istituzionale, «perchè – hanno spiegato – il Consiglio regionale deve avere voce in capitolo, in questa come nelle altre vertenze aperte».
La soluzione, a giudizio dei consiglieri regionali, va ricercata in una apposita legge che con un intervento mirato possa salvaguardare la condizione dei lavoratori e al tempo stesso punti alla programmazione per setteri come quelli del turismo e della cultura che possono rivelarsi strategici.
Ma la vicenda Korai è solo una delle tante, drammaticamente ancora irrisolte. Resta aperto il problema di Esattorie Spa, della Molise Dati, solo per citarne alcuni. Un quadro dunque allarmante, sul fronte occupazionale che non accenna a migliorare. Una situazione alla quale il governo regionale, nonostante gli annunci,non riesce ad oggi a trovare ancora una soluzione, uno sbocco positivo. Ma i lavoratori non possono più aspettare.



