Rientrato, almeno per il momento, lo sciopero dell’Atm partito da questa mattina a causa dei mancati pagamenti da parte della Regione. L’azienda di trasporti molisana ha infatti comunicato che “grazie ad un finanziamento ricevuto dal nostro socio e, quindi, facendo ancora una volta ricorso a nostre risorse, siamo riusciti ad approvvigionarci di carburante, per cui da domani i nostri mezzi torneranno a circolare regolarmente. Finanziamento che – ribadisce l’Atm – non può che rappresentare una soluzione ’ponte’ alle note difficoltà finanziarie della società, dato che lo stesso esaurirà i suoi effetti nel giro di pochi giorni. Per la risoluzione di tali problematiche siamo, pertanto, ancora una volta costretti a sollecitare un tempestivo intervento della Regione”.
Dura la replica dell’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni: “Bene ha fatto l’ATM a far rientrare la situazione relativa all’odierna interruzione di trasporto pubblico locale, ma le lacrime di coccodrillo non serviranno né ad evitare che le procedure legali avviate nei loro confronti procedano, né a cambiare la nostra posizione rispetto al quadro economico. Comprendiamo che, ad un certo punto, l’ATM abbia deciso, di fronte ad un ormai sicuro colpo in canna di non sfidare oltremodo la sorte e di non giocare più alla roulette russa. E così, dopo aver chiesto un incontro urgente, anche di fronte all’ottenimento di una convocazione per la giornata di venerdì , hanno deciso, d’emblée, di anticipare una sorprendente soluzione. Di fronte ad una Regione Molise ferma e decisa a non cedere ai ricatti la società di servizi ha forse compreso che l’atteggiamento da bulli di periferia non porta lontano. Detto questo, mi auguro che alla convocazione di venerdì chi rappresenta l’azienda lasci a casa la boria, arrivi con vero spirito di collaborazione e con la consapevolezza di non essere migliori degli altri”.
Ma il braccio di ferro tra l’Atm e la Regione, che nel pomeriggio aveva tentato di tamponare l’emergenza garantendo tramite la Sati la copertura delle corse, prosegue. Venerdì ne sapremo di più.


