«Sono queste le giornate in cui si muore di malasanità in tutto l’Alto Molise. Quasi 30mila abitanti senza sanità. Per arrivare a Isernia ci vogliono almeno tre ore e viaggi in ambulanza senza medico: è la ricetta perfetta per il disastro. Non si può rimanere insensibili di fronte a questo scempio. Rischiamo la vita tutti i giorni». Questo messaggio postato su Facebook e i tanti «mi piace» incassati, rendono bene l’idea di cosa succede in Alto Molise quando nevica. Diventa un’impresa accompagnare i dializzati dai paesi vicini al Caracciolo di Agnone, figurarsi cosa potrebbe accadere se in caso di emergenza si dovesse raggiungere Isernia. Sulle strade si fa una fatica enorme. E lo si capisce già nella zona di Pesche, non di certo un paese di alta montagna. Anche oggi sulla Trignina i tir sono finiti di traverso o, nella migliore delle ipotesi si sono incolonnati, costringendo gli automobilisti a fare lo slalom o a fermarsi. Ghiaccio e bufera hanno invece complicato le cose sulla provinciale che da Pescolanciano, via Staffoli, conduce nei centri altomolisani. E questa non è neanche una delle giornate peggiori. Ecco perché chi vive o, meglio, sopravvive nelle aree interne in ogni occasione sottolinea la necessità di far sì che l’ospedale di Agnone abbia almeno un pronto soccorso degno di questo nome, che funzioni 24 ore al giorno e che sia dotato di un rianimatore. Ecco perché dopo le promesse non mantenute i cittadini chiedono a gran voce le dimissioni del governatore Frattura. Dire che da queste parti si rischia la vita non è uno slogan, è un pericolo reale. Soprattutto in giornate come queste, dove la neve mette a nudo anche il problema della pulizia delle strade: negli anni il servizio è decisamente peggiorato. Non a caso anche oggi si sono registrati inconvenienti su quasi tutte le strade della provincia di Isernia. E le scuole sono rimaste chiuse in molti comuni.
Neve e disagi in Alto Molise, cittadini infuriati: senza ospedale 30mila cittadini rischiano la vita ogni giorno
