Indietro tutta. Forse non si può dare impunemente dell’orango a un ministro, per di più di colore. La decisione presa mercoledì dalla giunta per le Autorizzazioni e le immunità parlamentari aveva sorpreso molti. Non solo perché si esprimeva contro l’autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Roberto Calderoli, accusato di istigazione al razzismo e diffamazione aggravata per espressioni offensive nei confronti del ministro Cécile Kyenge. Ma anche perché tra chi ha votato contro, ci sono anche quattro senatori del Pd: Giuseppe Cucca, Rosanna Filippin, Nadia Ginetti, Claudio Moscardelli. Due i democratici a favore, Doris Lo Moro e Stefania Pezzopane, insieme ai 5 Stelle, unico gruppo a favore (con l’eccezione della senatrice Serenella Fucksia, che in un’intervista giustificò le offese dicendo, «ci sta il paragone»).