di MANUELA IORIO
Il tempo passa senza che nulla è cambiato e i sindacati tornano a chiedere risposte concrete sullo Zuccherificio. La crisi che sta attraversando l’azienda e l’intera filiera è sempre più profonda e servono soluzioni. Se da un lato, a livello nazionale ci sono segnali positivi, come gli accordi appena siglati nella sede del Ministero per lo stabilimento di San Quirico in Emilia Romagna, dall’altro per quello di Termoli non ci sono ancora novità. Il management aveva parlato di giorni delicati per le sorti dell’azienda e di decisioni imminenti. Sul tavolo delle trattative, in esame, c’è la proposta di Diego Volpe Pasini, che sarebbe pronto ad affittare lo stabilimento per un anno, “ma ad oggi – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil – non ci sono ancora passi concreti”. E inoltre – scrivono – non è stato sottoscritto alcun impegno per le semine, i dipendenti sono sprovvisti di ammortizzatori sociali, e l’azienda non riesce ancora a recuperare i crediti con il colosso della Sud Zucker”. Per questo i sindacati sollecitano rapide decisioni istituzionali per non rischiare di compromettere l’intera filiera e il destino dello Zuccherificio di Termoli, con drammatiche conseguenze occupazionali. E proprio sull’immobilismo che si percepisce sono più duri: “Riscontriamo un grande silenzio su tutta la vertenza, qualche comunicato stampa utile solo alla vetrina e un totale disisnteresse a confrontarsi con i sindacati” concludono, mentre chiedono nuovamente un incontro urgente alla Regione e al Ministero.
Zuccherificio: nessuna novità sul futuro. Sindacati all’attacco
