Sono giorni cruciali allo Zuccherificio del Molise tra nuovi annunci di cassa integrazione e le trattative da chiudere sul futuro dell’unico stabilimento rimasto aperto in tutto il Sud. A giorni sarebbe terminata la cig iniziata a novembre, ma proprio ieri i sindacati sono stati informati dall’azienda della richiesta di ulteriori 13 settimane per gli ottanta dipendenti. “Abbiamo ingoiato l’ennesimo boccone amaro con la speranza che presto si possa ripartire” scrivono in un comunicato congiunto le Rsu di Cgil, Cisl e Uil, che non nascondono la sorpresa per il prolungamento del periodo di cassa integrazione. Ma in contrada Perrazzeto sono giorni determinanti per capire quale sarà il futuro. Sul tavolo dell’assemblea dei soci è finita la proposta dell’imprenditore friuliano Diego Volpe Pasini, che accantonata la Gam, ora si vorrebbe buttare a capofitto nell’avventura Zuccherificio. Ha chiesto di affittare per un anno lo stabilimento con l’obiettivo di produrre tra i 250 e i 350mila quintali di zucchero, di cui avrebbe già impegnato la vendita. Una boccata d’ossigeno per l’azienda che al momento non sa ancora se a giugno accenderà i forni, e un’iniezione di denaro fresco che finirebbe nelle casse del concordato e quindi dritto ai creditori. Pasini avrebbe messo sul tavolo diverse centinaia di migliaia di euro per occuparsi dello stabilimento per un anno. Il management sta valutano la proposta e anche la possibilità che Pasini, alla fine, acquisisca lo stabilimento. Il quinto bando di vendita scade il primo aprile. Il prezzo è sceso a 17 milioni da pagare in un’unica soluzione. Ma il tempo stringe e bisogna fare presto, perché bisogna avviare la campagna dei contratti per le semine primaverili. I sindacati guardano con interesse alla proposta di Pasini e nel frattempo hanno chiesto un incontro al Ministro Martina e alla Regione per capire se la campagna del 2015 si farà. “Aspettiamo ancora qualche giorno – scrivono le Rsu- Senza risposte andremo all’attacco. Perchè il nostro posto di lavoro non si tocca” hanno concluso.