di ANNA MARIA DI MATTEO
L’obiettivo è ambizioso, ma alla portata: partire, entro la fine del 2015 con il nuovo servizio di trasporto pubblico locale integrato. Il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ci crede. Non si sbilancia, ma si dice possibilista sul rispetto della scadenza fissata.
Una scadenza alla quale va necessariamente legata quella che riguarda il nuovo avviso pubblico per l’affidamento del servizio di trasporto urbano, attualmente gestito dalla Seac. L’amministrazione comunale prenderà spunto proprio dal bando, da pubblicare nei prossimi mesi, per apportare una vera e propria rivoluzione alla mobilità urbana. Undici comuni della cinta del capoluogo: Baranello, Busso, Campodipietra, Ferrazzano, Matrice, Mirabello, Oratino,Ripalimosani, San Giovanni in Galdo, Toro e Vinchiaturo, serviti da un gestore unico. Autobus di città, tutti dello stesso colore, che, partendo dal capoluogo, attraversando i quartieri, si dirigeranno, via via, verso i paesi dell’hinterland: una vera e propria svolta, in termini di abbattimento dei costi e, cosa ancora più importante, di riduzione dell’inquinamento e di snellimento del traffico.
L’intera operazione andrà anche a vantaggio delle contrade, da sempre bistrattate ed isolate dal centro cittadino.
A disposizione, vale la pena ricordare, ci sono un milione e 100 mila chilometri all’anno, quelli del Comune di Campobasso, a cui andranno ad aggiungersi quelli dei paesi che aderiranno al progetto. Saranno utilizzati per aumentare il numero delle corse in quelle zone in cui il servizio è al minimo e a crearne di nuove in quelle contrade dove attualmente il servizio è assente.
Insomma, una vera e propria rivoluzione attende la città di Campobasso e i comuni che la circondano. Dopo il trasporto urbano potrebbero cominciare a ragionare sull’integrazione di altri servizi, a vantaggio delle casse comunali e soprattutto della collettività.
