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giovedì, Marzo 28, 2024

Discarica di Montagano, il Comitato intercomunale annuncia battaglia: pronto il ricorso al Consiglio di Stato

AperturaDiscarica di Montagano, il Comitato intercomunale annuncia battaglia: pronto il ricorso al Consiglio di Stato

di ANNA MARIA DI MATTEO

Non si ferma la mobilitazione dei cittadini di Montagano, Petrella, Matrice e Campobasso,  contro la decisione della Regione di ampliare la discarica realizzata, nel 1995, in contrada Colle Santo Ianni a Montagano. Inizialmente era destinata a cinque comuni, nel corso degli anni i comuni sono diventati 57, alcuni dei quali anche della provincia di Benevento.  Ed ora sull’ambiente, già devastato, è la denuncia dei cittadini, incombe il rischio di un ulteriore potenziamento dell’impianto.

Per affrontare la battaglia in difesa del territorio, è nato il Comitato intercomunale per la salvaguardia dell’Ambiente e della Salute, pronto ad aderire al ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso dal Codacons, per bloccare l’ampliamento dell’impianto che dalle attuali 12mila tonnellate di rifiuto umido dovrebbe passare a 50mila. Il ricorso era stato bocciato dal Tar.

Qualche mese fa, proprio davanti all’impianto di Montagano, i rappresentanti del comitato avevano tenuto una conferenza stampa, annunciando iniziative di lotta contro il progetto di ampliamento della discarica. Qualche giorno fa c’è stato un incontro, a Petrella Tifernina, al quale hanno partecipato i cittadini,e l’Osservatorio molisano sulla legalità e Libera Molise. Sono stati ribaditi i rischi per l’ambiente e per l’incolumità dei cittadini. «Quello della discarica è un problema che si protrae da anni, nel corso dei quali è aumentato il numero dei comuni che conferiscono l’umido- hanno denunciato dal Comitato –  Il progetto di aumentare la capacità dell’impianto non piace, così come non piace quello di modificare il deposito già esistente, ossia di passare dallo stoccaggio dei rifiuti pericolosi al trattamento degli stessi. L’emergenza ambientale è emergenza sociale ormai acclarata – ha denunciato il Comitato – Esiste una correlazione tra nanoparticelle, polveri sottili, gas, inquinamento e salute. A riprova  l’aumento in regione di patologie tumorali e di quelle legate all’inquinamento».  Questo dunque, l’allarme lanciato dal Comitato e dalle associazioni.

Chiederanno agli organismi preposti una risposta chiara sulla valutazione dell’impatto ambientale. Chiederanno di sapere se esistano problemi per i corsi d’acqua ed il suolo causati da dispersioni di percolato e se esiste un rilevamento geologico del sito , dove già si è messa in movimento una frana.

Domande alle quali va data una risposta. Ma nel frattempo il comitato e le associazioni si preparano a fermare il progetto, contro l’ennesimo scempio ambientale.

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