<<Ancora una volta la politica ha deciso per l’autoreferenzialità, per l’inciucio; ha scelto di non scegliere, ma di ‘farsi suggerire’>>. E’ il duro commento dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in merito alla scelta dei delegati che rappresenteranno la Regione Molise nell’elezione del presidente della Repubblica.
<<Puntando sui soliti volti da mandare a Roma – proseguono Manzo e Federico – il Consiglio regionale ha reso il Quirinale solito terreno di scontro, nuovo luogo di baratto.
In questo modo si è persa l’occasione di dimostrare coraggio e scegliere una persona libera, slegata dalle logiche di partito, ma anche di dimostrare rispetto per quanti, a migliaia, hanno scelto il MoVimento 5 Stelle. Alla votazione della maggiore carica dello Stato, il Molise si presenterà con esempi di imparzialità e onestà. Di fatto i grandi elettori saranno due “signorsì” del Pd (Di Nunzio e Totaro) e quel Michele Iorio che siede in Consiglio regionale nonostante o grazie, a seconda delle chiavi di lettura,una prescrizione, a conferma che il Patto del Nazareno in versione molisana è più vivo che mai e che il MoVimento 5 Stelle continua a dare fastidio ad un sistema ormai ripiegato su se stesso. C’era da aspettarselo>> concludono amareggiati i grillini.