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giovedì, Settembre 25, 2025

Campobasso, “mago” delle truffe arrestato dalla Squadra Mobile

AttualitàCampobasso, "mago" delle truffe arrestato dalla Squadra Mobile

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Campobasso ha tratto in arresto un pregiudicato campobassano di 57 anni, in esecuzione del provvedimento di esecuzione emesso dal Procuratore Generale presso la locale Corte d’Appello.

L’arrestato, che annovera numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e la fede pubblica e che potrebbe definirsi un vero “maestro” delle truffe”, è stato rintracciato a Campobasso dalla Squadra Mobile ed associato alla locale Casa Circondariale, dovendo espiare quattro anni e sei mesi di reclusione per i reati di truffa, riciclaggio, appropriazione indebita e ricettazione, commessi a Campobasso ed a Amaro (UD) tra il 2007 ed il 2012.

Vari gli episodi che l’hanno visto protagonista.

In un caso, ad esempio, con artifici e raggiri consistiti nello stipulare un contratto di assicurazione di un veicolo, consegnava  – a titolo di pagamento – un assegno (oggetto di ricettazione da lui stesso commessa) il cui smarrimento era stato denunciato da un ignaro cittadino, procurandosi un ingiusto profitto di circa 2.000 euro.

In altra circostanza, si appropriava di una autovettura Porche Boxter cedutagli in conto vendita da un cittadino, la quale, nonostante la mancata alienazione, non veniva restituita all’avente diritto.

Ancora, con artifizi e raggiri, ordinava legno per costruzioni, sotto falso nome e con partita IVA di una persona  ignara,  garantendo il pagamento della merce in contanti alla consegna; pagava, in realtà, con assegno risultato scoperto del valore nominale di oltre 4.000 euro.

Ad altro committente si presentava sotto falso nome, aggiudicandosi l’incarico per un lavoro previa esibizione di un bonifico fatto da una ditta a favore del predetto. Spacciatosi per altri, per l’acquisto dei materiali necessari, induceva il committente in errore facendosi anticipare 9.500 euro per il lavoro mai realmente effettuato rispetto a quello pattuito.

Aveva altresì venduto dei motocicli a ignari acquirenti che non sapevano che gli stessi erano il provento di truffa commessa ai danni di un negozio dove l’arrestato, sotto falso nome, aveva emesso assegno falsi.

 

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