Il via al cosiddetto percorso di razionalizzazione che prevede l’unificazione delle Camere di commercio di Campobasso e Isernia della Camera di commercio sta facendo preoccupare non poco le rappresentanze sindacali e il personale. A loro avviso la maggior parte degli uffici e delle risorse saranno trasferite nel capoluogo di regione, determinando così un ulteriore impoverimento del territorio isernino. Ma il presidente dell’ente camerale di corso risorgimento, Pasqualino Piersimoni, respinge queste accuse: «Nonostante il notevole taglio di fondi, pari al 35%, Isernia manterrà la sua sede e il personale continuerà a operare su questo territorio». Anche lo spostamento della presidenza a Campobasso secondo Piersimoni è un falso problema: «A parte il fatto che il presidente potrebbe anche essere di Isernia, ritengo che questo non sia affatto un problema. Ciò che conta è dare sempre gli stessi servizi alle imprese. E noi, nonostante le difficoltà causate dai tagli, ci stiamo riuscendo. Al tempo stesso stiamo salvaguardando il personale: non rinunceremo alla loro professionalità». Insomma: il progetto di unificazione va avanti, ma non è affatto escluso che si arrivi a un vero e proprio braccio di ferro con le rsu.