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mercoledì, Aprile 24, 2024

Mobilità all’Ittierre, nessun accordo con i sindacati e domani comincia il processo per il crack dell’azienda tessile

AttualitàMobilità all'Ittierre, nessun accordo con i sindacati e domani comincia il processo per il crack dell'azienda tessile

Fumata nera all’incontro tra sindacati e gestione commissariale dell’Ittierre.
Sul tavolo, la richiesta di mettere in mobilità tutti e 247 i lavoratori ancora in Cassa dell’azienda.
Una richiesta a cui i sindacati si sono opposti, chiedendo l’intervento della Regione e del Ministero del lavoro per prorogare per altri sei mesi la Cassa integrazione che finirà ad aprile.
Il prossimo appuntamento sarà, quindi, quello con il tavolo ministeriale che dovrà dire se ci sono le premesse per una proroga della cassa.
Intanto la Oti di Rosati e Bianchi sta tentando di mediare sulle richieste aggiuntive del giudice Vassallo dopo l’arresto di Rosati e il fallimento dell’Albisetti di Antonio Bianchi. È stato presentato un ricorso in Appello, ma l’impressione è che si tenti di trovare una soluzione extra giudiziale che consenta ad Oti di poter finalmente partire.
E sempre di Ittierre si parlerà anche in tribunale, domani, a Isernia, per la prima udienza del processo per il crack dell’azienda tessile. Per il procuratore Albano l’ipotesi di reato è la bancarotta per una quarantina di milioni. La difesa ha sempre contestato l’accusa, parlando di un comportamento corretto per Tonino Perna e un’altra decina di imputati.
Al processo è stata ammessa la costituzione di oltre cento parti civili: azionisti, l’Agenzia delle Entrate e i commissari Ittierre, Stanislao Chimenti, Andrea Ciccoli e Roberto Spada, assistiti dal noto legale del Foro di Campobasso Arturo Messere. La triade commissariale ha richiesto un maxirisarcimento da 40 milioni di euro.

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