Per i più piccoli è stato un risveglio felice: capita sempre più raramente di poter giocare con la slitta a pochi passi da casa. Ma chi è andato al lavoro o è stato comunque costretto a mettersi in viaggio ha trovato una situazione davvero difficile sulle strade della provincia di Isernia, soprattutto nelle prime ore del mattino. Tanta la neve caduta in Altissimo Molise: in alcuni punti si è raggiunto anche il metro di altezza. E a complicare le cose ci si è messo anche il vento. Alcune contrade sono rimaste isolate, mentre per raggiungere Capracotta si passa solo da San Pietro Avellana o da Agnone. La strada che collega Pescopennataro a Capracotta è stata chiusa, transito vietato anche nella zona di Staffoli e tra Pescopennataro e Castel del Giudice. In Alto Molise il trasporto dei dializzati al Caracciolo di Agnone è stato garantito dai Vigili del fuoco e dai Carabinieri, mentre alcuni mezzi della Provincia sono stato allertati per garantire le emergenze sanitarie. Le cose non sono andate tanto meglio in altre zone. Soliti problemi anche a Sant’Angelo del Pesco, dove diversi tir sono finiti di traverso. Situazione complicata anche sulla fondovalle Sangro, all’altezza di Rionero Sannitico. E disagi a non finire sulla Trignina, dove i mezzi pesanti incolonnati hanno più volte bloccato il traffico. Anche sulla rampa d’accesso di Isernia nord, dove è intervenuto un mezzo spargisale dell’Anas per consentire ai mezzi di transitare. La neve è scesa in abbondanza anche al valico di Castelpetroso: si circola solo con catene o pneumatici da neve. E in fondo il problema principale su tutte le strade è stato proprio questo: diversi automobilisti e camionisti si sono avventurati senza curarsi del pericolo: alcuni sono rimasti in panne, altri sono finiti fuori strada, altri ancora si sono messi di traverso, bloccando anche gli altri. Le forze dell’ordine stanno comunque cercando di far fronte a tutte le emergenze: Polizia stradale, Vigili del fuoco e Carabinieri hanno messo in campo tutto il personale possibile, anche nelle ore serali e notturne, quando la principale insidia è rappresentata dal ghiaccio. I cittadini sono invitati a mettersi in viaggio solo se è davvero necessario e in ogni caso con mezzi adeguati.