Si fingevano poliziotti e telefonavano a semplici cittadini ed aziende per proporre abbonamenti a riviste appartenenti alle forze dell’ordine. Celando il proprio numero di telefono, utilizzavano nomi di poliziotti realmente in servizio nei territori di riferimento e, in modo astuto, cercavano di accreditarsi e di spingere gli interlocutori, presi da un certo “timore reverenziale”, a concludere i contratti. Ma dopo la segnalazione di un cittadino, i due, un 36enne della provincia di Taranto ed un 55enne della Provincia di Reggio Calabria, sono stati denunciati a piede libero dalla Polizia di Stato di Campobasso per tentata truffa e sostituzione di persona.
A seguito dell’ennesimo episodio registrato in città, la Polizia invita “i cittadini a non fidarsi di persone che si presentano telefonicamente o di persona quali appartenenti alle Forze di Polizia che, con tale ascendente, cercano di concludere contratti di somministrazione, di vendita di riviste o, nella peggiore delle ipotesi, si fanno consegnare denaro o altri oggetti preziosi.La Polizia di Stato ed i suoi appartenenti non propongono abbonamenti, non vendono beni e non chiedono denaro, si consiglia di rivolgersi sempre al 113 per segnalare gli episodi eventualmente verificatasi, accertandosi sulla vera identità delle persone dalle quali si viene contattati”.
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