di FABRIZIO OCCHIONERO
L’inchiesta della Procura di Larino sulla morte di un’anziana di 79 anni avvenuta all’ospedale di Termoli per una sospetta meningite batterica quattro giorni dopo il vaccino antinfluenzale. All’obitorio del San Timoteo è stata effettuata l’autopsia sul corpo della donna riesumato dal cimitero di San Felice del Molise. L’esame, durato circa due ore, dovrà stabilire se la morte della 79enne sia collegata o meno alla dose del Fluad che fa parte di uno dei due lotti di bloccati in via cautelativa dall’Agenzia Italiana del Farmaco. <<Saranno gli esami istologici e microbiologici sui tessuti che ci daranno risposte non prima di sessanta giorni>> ha affermato al termine dell’autopsia il medico legale dell’Istituto di Foggia, Emanuela Turillazzi. A Termoli anche il comandante dei Carabinieri del Nas, Antonio Forciniti che ha consegnato all’esperta alcune fiale del vaccino sequestrate dallo studio medico di San Felice. Presente durante l’autopsia un responsabile del Ministero della Salute chiamato a relazionare sul caso. <<Allo stato attuale – ha evidenziato il procuratore di Larino, Ludovico Vaccaro – non c’è alcun elemento certo e sicuro che possa dirci che la morte sia dipesa dalla somministrazione del vaccino>>.Intanto, Il Comitato per la farmacovigilanza dell’Agenzia Europea per il Farmaco ha scagionato il Fluad indicando che non c’è rapporto con le morti segnalate all’Aifa. L’Agenzia europea invita a continuare le vaccinazioni e riconosce all’Agenzia italiana la correttezza dell’azione di sospensione precauzionale.
