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giovedì, Marzo 28, 2024

Ampliamento discarica di Montagano, parte la protesta. Gli ambientalisti denunciano: rischio di infiltrazioni malavitose

AperturaAmpliamento discarica di Montagano, parte la protesta. Gli ambientalisti denunciano: rischio di infiltrazioni malavitose

di ANNA MARIA DI MATTEO

Giù le mani dall’ambiente di Montagano! Il comitato anticamorra è pronto a dare battaglia contro l’ampliamento della discarica, deciso dalla Regione.

Un impianto che, secondo il progetto del governo regionale, dovrebbe servire tutti i 136 comuni molisani.

Ma gli ambientalisti non ci stanno ad annunciano battaglia. Emilio Izzo, che sta portando avanti una vera e propria battaglia in difesa del territorio, ha organizzato una conferenza stampa-sit in davanti all’impianto, denunciando il gravissimo rischio che corre l’intero territorio, l’ecosistema della zona.

L’ampliamento della discarica, è stato denunciato dagli ambientalisti, significherebbe l’arrivo, nell’impianto dei rifiuti dei comuni molisani, ma quasi sicuramente anche di quelli della Campania e della Puglia.

«Oltre al rischio ambientale c’è quello di infiltrazioni malavitose, che è reale – ha detto a chiare lettere Izzo – Perché sappiamo cosa si nasconde dietro la gestione dei rifiuti. Non abbiamo bisogno di un mega impianto come quello che la Regione vuole realizzare. Abbiamo invece bisogno di impianti a misura d’uomo, a servizio di pochi comuni».

Discariche sì, ma i cittadini devono anche cominciare a differenziare, ad assumere un atteggiamento diverso rispetto al tema dei rifiuti.

Ma nel frattempo, il rischio che la discarica di Montagano si trasformi in un mega impianto esiste ed è reale, hanno denunciato dal comitato anticamorra. Ed allora, l’appello ai cittadini alla mobilitazione per impedire che si compia l’ennesimo scempio. «I nostri politici descrivono il Molise come una terra incontaminata, come una bella cartolina – hanno  aggiunto dal comitato – quando  in realtà l’hanno trasformata in una regione pattumiera. Tutto ciò deve finire. Non ci stiamo e ci batteremo perché la nostra terra non venga ulteriormente deturpata», ha concluso Izzo.

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