La linea è chiara: non lasciare nulla di intentato. Dopo il voto alla Camera la Cgil non chiude il capitolo Jobs Act. Anzi: il sindacato di Susanna Camusso è pronto anche a cambiare campo di gioco, passando dalle piazze e dai luoghi di lavoro italiani all’Unione Europea. Il perché lo spiega direttamente la Camusso: “Valutiamo la possibilità di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea: le nuove regole sul lavoro violano gli articoli 30 e 31 della Carta di Nizza”.