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venerdì, Marzo 29, 2024

Crisi edilizia, è scontro tra Ance e Regione. Uliano denuncia: “Ci ha voltato le spalle”

AttualitàCrisi edilizia, è scontro tra Ance e Regione. Uliano denuncia: "Ci ha voltato le spalle"

4 mila e 300 posti di lavoro persi dal 2008 ad oggi, 3 milioni e 100.000 ore lavorate e 31 milioni di massa salari. Questi i numeri impietosi forniti dal presidente dell’Ance Molise, Umberto Uliano, che fanno registrare un drammatico dimezzamento del settore delle costruzioni nella nostra regione.

“In tutto questo tempo abbiamo detto e provato a fare di tutto” – evidenzia Uliano nelle sua lettera  di denuncia .”Abbiamo fatto anche grandi sacrifici, spesso dolorosi, cercando di tenere in piedi il nucleo forte di competenze e professionalità delle nostre aziende. Ci siamo difesi ed abbiamo anche contrattaccato, rivendicando ruolo ed attenzione e proponendo progetti ed idee innovative. Evidentemente non è bastato”.

Secondo Uliano le responsabilità della crisi sono da attribuire soprattutto ad uno scarso, se non inesistente, interessamento da parte della Regione: “Un errore, tra quelli che abbiamo commesso- prosegue – è stato senza dubbio quello di aver dato credito a tanti che non lo meritavano, che si sono dichiarati al nostro fianco per poi immediatamente voltarci le spalle e lasciarci soli con i nostri problemi. Chi aveva l’obbligo di accompagnarci e sostenerci nella rivendicazione del giusto ruolo da riconoscere alle imprese edili che operano sul territorio e sul territorio lasciano per intero il frutto della propria attività, continua a farsi negare.Siamo in una fase in cui ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità e fare il proprio dovere. Nel vuoto lasciatoci dalle istituzioni locali – denuncia Uliano –  e in particolare dalla Regione Molise che non ha mantenuto gli impegni assunti, abbiamo deciso di chiudere le nostre attività. La nostra non è però una resa. E’ solo un’enorme rabbia collettiva che si tramuta in un ennesimo grido provocatorio. Non siamo alla ricerca di attenzioni o di beffardi attestati di solidarietà, tutt’altro. Abbiamo ancora voglia di combattere, sbeffeggiare la crisi e provare un’ultima volta a guardare al di là del nostro amaro presente per raccogliere la sfida del futuro con le ultime energie che ancora ci restano.Ma ad una condizione.Coloro che ci hanno voltato le spalle, che si sono negati, che ci hanno lasciato soli, si assumano le proprie responsabilità dichiarandosi causa di tutto ciò. Riconoscere i propri errori è l’unico serio punto di partenza per ricostruire il nostro settore in questa regione”.

A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Nagni. “Polemizzare generalizzando – scrive Nagni – è sempre sintomo di poca serietà  e sparare nel mucchio dicendo che le imprese molisane non lavorano per colpa della Regione è un atteggiamento qualunquista di chi non legge e di chi non sa. Non si tratta di non accettare critiche – precisa –  ma chiediamo un minimo di obiettività. Credo vada, infatti,  riconosciuta a questo governo,  la netta inversione di marcia rispetto al passato. Certo, si potrà  far meglio in futuro con una maggiore circolazione di denaro ma  stiamo tenendo fede a tutto quanto  stabilito nell’ambito delle riunioni e dei confronti avuti con le associazioni di categoria.Dei 27 milioni di euro già immessi nel circuito attraverso i soggetti attuatori e Invitalia per il dissesto idrogeologico,  i lavori appaltati sono, per il 99%, relativi ad imprese molisane. Lo stesso procedimento è stato avviato anche per i fondi destinati al piano di lavori del sistema idrico, per 44.000.000 di euro, e presto saranno disponibili altri 90.000.000 per la viabilità. Mi preme precisare, inoltre,  che il sistema di individuazione dei Comuni come soggetti attuatori, rappresenta una scelta concordata con tutto il comparto su sollecitazione delle stesse associazioni di categoria.Viene da pensare che, forse, l’Ance stia soffrendo di nostalgia per la passata gestione e, soprattutto,  per il vecchio sistema; questo spiegherebbe tante altre cose. Detto ciò, resto basito, di fronte alle dichiarazioni dell’assessore Scarabeo che dovrebbe, come me, vivere la giunta e conoscere tutti gli atti di ogni assessorato ancor prima che arrivino alla firma. Del resto questo accade anche agli altri assessori per quanto riguarda le attività produttive nell’ambito delle quali Scarabeo sta facendo un ottimo lavoro. Sono certo, che distraendosi un po’ meno, per il futuro, potrà evitare simili esternazioni”.

 

 

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