Nonostante le rassicurazioni della delegazione parlamentare molisana e l’annunciata disponibilità del Ministero del Lavoro a finanziare il sistema regionale di orientamento permanente, la vertenza che interessa gli operatori della Formazione professionale è ancora drammaticamente ferma. “Da giorni – denuncia la Flc Cgil Molise – assistiamo a enunciazioni trionfalistiche da parte degli esponenti della politica molisana, che da più parti rivendicano a sé il ruolo decisivo nella soluzione della vertenza. Dichiarazioni di intenti, annunci su annunci, tanto fumo e poco arrosto. I 90 lavoratori in questione – ricordano dal sindacato – da ottobre sono senza lavoro, avanzano ancora, nella maggior parte dei casi due mensilità arretrate e non hanno certezze sul se e quando verrà liquidata loro la cassa integrazione in deroga.Ad oggi, l’unica certezza sono i mutui da pagare e i preavvisi di licenziamento che molti di loro hanno ricevuto: dal 01 gennaio 2015, se non si interviene immediatamente, resteranno definitivamente disoccupati. Siamo più volti intervenuti nel merito della vicenda, abbiamo presentato proposte e chiesto di finanziare il “progetto ponte”, atto a sperimentare l’“Orientamento Permanente regionale”, in un arco temporale che permetta di mettere a sistema i servizi per l’orientamento, per l’Istruzione e la Formazione professionale, da riformare completamente stante l’atavico ritardo che sconta la nostra Regione al riguardo. Oggi però non è più il tempo dei progetti e delle promesse, ma delle azioni! Occorre dare risposte immediate ai lavoratori e alle loro famiglie, e pertanto chiediamo all’ Amministrazione Regionale di adoperarsi da subito, per quanto di competenza, per consentire ai lavoratori di percepire le spettanze arretrate e accelerare il percorso per il riconoscimento della CIG in deroga, visto il grave stato di disagio economico esistente.Circa poi la possibilità di cofinanziamento del Progetto, con risorse a carico di Governo e Regione, aspettiamo ancora una convocazione del tavolo permanente, in modo da ottenere comunicazioni ufficiali sulle modalità di attuazione nell’immediato di quanto annunciato. Il fatto che siamo costretti ad apprendere a mezzo stampa informazioni di sicura rilevanza sindacale, – concludono – ci lascia molto perplessi sul metodo adottato da quanti, a parole, professano attenzione per le parti sociali, ma nei fatti sembrano più interessati al risalto mediatico che alla risoluzione effettiva dei problemi”.