«E’ necessario fermare una deriva che offende l’autorevolezza delle istituzioni e la dignità delle persone. Ritengo perciò che rientri nei miei doveriinvitare tutto il Parlamento a scegliere altra personalità ritenuta più idonea ad ottenere il consenso necessario». Così Luciano Violante, in una lettera al Corriere della Sera, annuncia il suo ritiro dalla corsa alla Consulta. «Su ogni altra considerazione – sottolinea – prevale per me la necessità che le Camere siano messe in condizione di decidere. Signori e Signore del Parlamento, le Camere avrebbero dovuto eleggere due giudici della Corte costituzionale nel giugno scorso. A distanza di quattro mesi da quella data, nulla è cambiato. Ma il protrarsi della indecisione sta producendo un grave discredito delle istituzioni parlamentari».