di ANNA MARIA DI MATTEO
Un commando di tre uomini ha aggredito le due guardie giurate di un portavalori dell’istituto di vigilanza L’Aquila che stavano per consegnare alla filiale della banca Bnl, una busta che conteneva 150mila euro.
Mancavano pochi minuti alle 10 quando il mezzo si è accostato sul lato della carreggiata. La scorta, proveniente da Ortona, era scesa avviandosi verso l’ingresso dell’istituto di credito per consegnare il plico. Ma ad attendere le due guardie, nascosti sotto l’atrio, c’erano tre uomini, a volto scoperto.
I tre malviventi hanno intimato ai due di farsi consegnare la busta. Ma la scorta ha reagito, ingaggiando un corpo a corpo con i rapinatori che nel frattempo si erano impossessati della busta con i soldi, riuscendo anche a disarmare una delle due guardie giurate, allontanandosi dalla banca. Ma nella fuga uno dei due rapinatori avrebbe sparato due colpi di pistola per tentare di fermare la scorta che li stava inseguendo, mentre secondo un testimone, anche una guardia giurata avrebbe sparato un colpo.
Proprio in quel momento, passava una donna che portava a spasso il cane. Uno dei proiettili, dopo essere finito a terra, è rimbalzato, colpendola di striscio. La donna si è accasciata a terra, urlando e chiedendo aiuto.
I rapinatori hanno continuato a correre a piedi ancora per qualche metro, poi secondo alcuni, sono saliti a bordo di un’auto blu, pare una Ford Focus, che li attendeva sul retro dell’istituto di credito. La macchina è poi partita a tutta velocità, in direzione sud.
L’allarme è scattato immediatamente. Sul posto sono arrivate due gazzelle dei carabinieri e uomini in borghese, agli ordini del capitano Petroli.
Nel frattempo un’auto medicalizzata del 118 ha prestato i primi soccorsi alla donna ferita, in attesa dell’ambulanza, arrivata più tardi che l’ha trasportata al Cardarelli.
Stupore e paura tra la gente. Soprattutto per il fatto che siano partiti colpi d’arma da fuoco.
L’area è stata transennata per consentire alla scientifica di effettuare i rilievi. Le due guardie giurate hanno ripercorso, con gli investigatori, tutto il tragitto per ricostruire la dinamica della rapina: dall’ingresso della banca, fino ad arrivare sul retro, dove i malviventi sono riusciti poi a scappare.
I tre, che non hanno esitato a sparare pur di scappare con i soldi, avrebbero parlato con uno spiccato accento campano.
Sono stati istituiti i posti di blocco ma al momento della banda nessuna traccia.
Una banda che, evidentemente aveva pianificato nei minimi particolari l’intera operazione. Conosceva l’orario in cui il portavalori sarebbe arrivato e aveva anche studiato la via di fuga.
Intanto i carabinieri hanno sequestrato l’arma della guardia giurata dalla quale sarebbe partito uno dei colpi. Proprio su chi abbia sparato e sul numero dei colpi partiti sono in corso le indagini. Una vicenda che è tutta da chiarire.