Le aspettative del Comitato pro Vietri erano quelle di una conferma di quanto già avvenuto a Venafro e ad Agnone.
Invece il Tribunale amministrativo regionale ha spiazzato l’associazione e il Comune bocciando la richiesta di sospensiva per il ricorso presentato contro i piani operativi della regione e la conseguente chiusura e riconversione della struttura sanitaria frentana.
Nell’ordinanza del Tar si evidenzia una razionalizzazione della rete che motivatamente riconverte la struttura ospedaliera di Larino in una per riabilitazione, lungodegenza e servizio 118. Secondo i giudici, inoltre, l’area interessata non ha peculiarità socio-territoriali che giustifichino trattamenti di speciale favore o attenzione.
“Dopo i precedenti di Venafro e di Agnone – ha evidenziato l’avvocato Alfredo Ricci – l’ordinanza ci lascia perplessi e non riesco a ravvisare nel territorio di Larino peculiarità differenti da far scaturire una decisione diversa. Per queste ragioni – ha aggiunto il legale – continueremo con fiducia questa battaglia”.
Il Comitato civico frentano si mobilita e prepara il ricorso in appello al Consiglio di Stato. Obiettivo tutelare i livelli essenziali di assistenza sul territorio e legittimare i diritti di un’area penalizzata dalle scelte del piano di riordino sanitario.