E’ finito di nuovo nei guai Aly Soliman, il sindacalista Ugl accusato di estorsione. Nei suoi confronti, qualche settimana fa, era già scattato l’arresto perchè, a seguito di accordo di conciliazione con i lavoratori della casa rifugio per anziani di Morrone del Sannio, di proprietà del Comune di Morrone del Sannio e gestita da una cooperativa sociale, avrebbe preteso per sè, con la minaccia di aprire ulteriori vertenze sindacali contro la cooperativa, la somma iniziale di euro 20 mila euro, poi ridotta a 10 mila da pagare in contanti in quattro rate da euro 2500 euro l’una. Il G.I.P. del Tribunale di Larino aveva convalidato l’arresto ma nei suoi confronti aveva applicato la misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora a Termoli. Il sindacalista, che per ottenere i domiciliari si era dimesso da ogni carica sindacale, aveva sempre sostenuto che le somme pretese erano destinate ai lavoratori. Tuttavia, sin dal momento in cui era stato dimesso dal carcere, i poliziotti della Squadra Mobile hanno continuato a monitorare il sindacalista 54 enne seguendo ogni suo movimento. Dalle ulteriori indagini è emerso che l’uomo di origini egiziane, ma da tempo residente nella cittadina adriatica, avrebbe tentato di inquinare le prove in merito al suo operato presso la casa per anziani di Morrone del Sannio.Così nel pomeriggio di oggi sono scattate nuovamente le manette ed il sindacalista è stato trasferito nel carcere di Larino.
Inquinamento di prove, nuovo arresto per il sindacalista Ugl accusato di estrosione
