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sabato, Settembre 20, 2025

Dramma povertà in provincia di Isernia: oltre 2.300 famiglie costrette a chiedere aiuto alla Caritas

AperturaDramma povertà in provincia di Isernia: oltre 2.300 famiglie costrette a chiedere aiuto alla Caritas

di SERGIO DI VINCENZO

Non ci vuole molto a capire quanto sia grave la situazione economica in provincia di Isernia. Un giorno sì e l’altro pure negozi piccoli e grandi abbassano le serrande. Il nucleo industriale di Isernia-Venafro è ormai un cimitero di fabbriche. Fino a qualche anno fa ci lavoravano migliaia di persone, oggi è un deserto. La crisi delle grandi aziende, a partire dalla Ittierre, è destinata a peggiorare le cose. Chi è fortunato tira avanti con gli ammortizzatori sociali o con l’aiuto dei genitori pensionati, per tutti gli altri la situazione è ai limiti della disperazione. Rendono bene l’idea i dati diffusi dalla Caritas diocesana di Isernia-Venafro: sono oltre 2.300 le famiglie che ricevono assistenza. Lavoro non ce n’è, dar da mangiare a i propri figli è diventato un lusso, ripetono disperati molti padri di famiglia: “Il nucleo industriale – ha detto don Salvatore Rinaldi, direttore della Caritas diocesana Isernia-Venafro – è a zero. Grave la situazione della Ittierre. La crisi sta travolgendo tutti. Siamo entrati nella povertà. Sono sempre più numerose le famiglie che ci chiedono assistenza. Cosa ci chiedono? Tutto. I soldi per pagare debiti o bollette, chiedono il latte per i loro figli”. Un quadro davvero desolante. Di qui l’idea della Camera di commercio di Isernia: lanciare un progetto di solidarietà proprio per dare un sostegno concreto a chi ha più bisogno: “Ci impegneremo ha detto il presidente Pasqualino Piersimoni – per l’acquisto di generi alimentari e di beni di prima necessità (carne) che normalmente non possono essere forniti nelle Caritas. A tal fine la Camera di Commercio si fa portavoce presso gli imprenditori del territorio e i cittadini per il versamento di una piccola quota mensile (pari a 5 o 10 euro), presso la Segreteria dell’Ente, dietro rilascio di una ricevuta per ogni singolo versamento effettuato. L’importo totale di quanto versato sarà di conseguenza affidato, a fine mese, alla Segreteria della Caritas Diocesana che, a sua volta, provvederà ad elargire dei buoni di acquisto a quanti ne faranno richiesta (dopo averne verificata l’effettiva necessità). A tal proposito la Caritas potrà convenzionare, di volta in volta, sia singoli commercianti che negozi della grande distribuzione ai quali gli assistiti potranno rivolgersi per l’acquisto dei beni presentando i relativi buoni”. Il progetto di solidarietà sarà diffuso sia dall’Ente camerale che dalla Caritas su tutto il territorio provinciale.

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