Ci sono ancora buone speranze, per i tantissimi automobilisti che hanno pagato le multe al Comune di Cantalupo nel Sannio, di riavere indietro i propri soldi. La sentenza del Consiglio di Stato, che ha spento per sempre l’autovelox sulla statale 17, consente infatti di avviare le procedure legali per la restituzione o comunque per ottenere l’equo indennizzo. E ciò vale anche per la questione delle cartelle esattoriali. L’obiettivo del comitato Pro Trignina è quello di avviare una sorta di class action, un’azione collettiva. Il periodo da prendere in considerazione va da febbraio a giugno 2011. Sembra poco tempo, eppure in questo periodo le multe al Comune di Cantalupo le hanno pagate più persone di quanto si immagini. In meno di quattro mesi l’autovelox ha scattato un numero impressionante di fotografie: “Parliamo di circa 26mila verbali”, ha detto il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò. Nel frattempo l’attenzione dei comitati e delle associazioni anti-autovelox si è spostata su quello di Macchia d’Isernia, installato sulla statale 85 Venafrana: “L’augurio è che anche in questo caso la Prefettura venga incontro alle esigenze degli automobilisti”, ha concluso Turdò.
Autovelox Cantalupo, class action per riavere i soldi delle multe. Turdò: interessati 26mila automobilisti
