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domenica, Settembre 21, 2025

Mensa Caritas, botta e risposta tra il vescovo Bregantini e la minoranza di Palazzo San Giorgio

AttualitàMensa Caritas, botta e risposta tra il vescovo Bregantini e la minoranza di Palazzo San Giorgio

Botta e risposta tra il vescovo di Campobasso Bojano, mons. Giancarlo Bregantini, e la minoranza di Palazzo San Giorgio. Motivo del contendere la mozione presentata dal consigliere di Democrazia popolare, Francesco Pilone, sostenuto dai colleghi Marialaura Cancellario e Michele Coralbo, nella quale si chiedeva al sindaco Battista spiegazioni riguardo alla decisione di concedere alla Caritas, a titolo gratuito, l’utilizzo dell’ex asilo di  via Monte San Gabriele, diventato ora la mensa “Casa degli angeli di papa Francesco”.

Padre Giancarlo ha bollato l’intervento dell’opposizione una “polemica sterile ed infruttuosa, nonchè un attacco aperto alla Curia di Campobasso”. Il vescovo ha altresì confermato, come evidenziato dal consigliere Pilone,  che la Curia affitta i propri locali a privati ma  ha precisato che “la Diocesi si occupa prevalentemente di opere di carità e i  soldi degli affitti vanno a colmare  vuoti  giganteschi  nel campo caritativo lasciati aperti anche dalle amministrazioni comunali. Se  è stato chiesto quel luogo è perché la Diocesi non possiede locali idonei per una simile esigenza”.

“Di certo – ha evidenziato Bregantini-  si perfezionerà  la convenzione tra  la Caritas  e il comune di Campobasso per un servizio  offerto gratuitamente a tanti, forse troppi,  cittadini che non  riescono ad arrivare a fine mese. Va precisato che la Curia non ha nulla in  contrario per una definizione dell’affitto proprio perché è grata fin dall’inizio all’amministrazione comunale per il dono dell’immobile. Ma  fare polemica per il gusto dell’attacco pseudo politico è da deprecare”.

Non si è fatta attendere la replica di Michele Coralbo: “L’arcivescovo non può mortificare la sovranità e l’indipendenza del Consiglio comunale che ha l’obbligo, non solo legale ma anche morale, di trattare ogni atto nelle dovute forme. Nessuno ha mai messo in discussione la lodevole azione promossa dalla Caritas – ha proseguito l’esponente del Polo civico – ma  l’affidamento di beni e servizi,  a prescindere dalla finalità, così come previsto per legge, va trattato nelle sedi competenti ovvero il Consiglio comunale. In nome della carità non si può prevaricare la legge, con facile populismo non si possono superare le regole. L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi in maniera seria di garantire condizioni di vivibilità dignitose a tutti i cittadini mentre il clero  dovrebbe preoccuparsi della cura delle anime mettendo a disposizione anche le proprie strutture e i propri mezzi per operare in tal senso senza sottrarre spazi comunali a servizi essenziali per i cittadini”.

Sulla stessa linea anche Marialaura Cancellario, altra firmataria della mozione: “Apprendo con stupore e amarezza l’intervento dell’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini, che ha innescato una polemica contro le minoranze di Palazzo San Giorgio. Quello che si evince dalla nota stampa di Sua Eccellenza Bregantini è la sua intromissione, da uomo di Chiesa, in una vicenda politico-amministrativa della città di Campobasso. Il problema è che le parole dei consiglieri comunali di minoranza sono state travisate ed estrapolate da un concetto molto più ampio. Come gruppi di minoranza avevamo presentato una mozione sull’argomento, perché noi volevamo delle risposte dal primo cittadino. Abbiamo chiesto al sindaco Antonio Battista come mai alla data del consiglio comunale di martedì scorso ancora non fosse stato sottoscritto un accordo tra il Comune di Campobasso e la Curia arcivescovile di Campobasso-Bojano, che suggellasse ogni aspetto normativo dell’intesa, sia dal punto di vista amministrativo che da quello di ogni eventuale responsabilità in sede civile e penale”.

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