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lunedì, Settembre 22, 2025

Autonomia regionale, Di Giacomo voce fuori dal coro

AperturaAutonomia regionale, Di Giacomo voce fuori dal coro

di TONINO DANESE

“La salvaguardia dell’autonomia regionale non è la panacea per gli innumerevoli problemi di questa Regione”. Ne è convinto il senatore del Nuovo Centro Destra Ulisse Di Giacomo. “L’autonomia non è la soluzione, ma il problema” ha detto, sostenendo che la sopravvivenza delle piccole realtà, sovradimensionate rispetto alle necessità e possibilità, non può essere difesa con un ordine del giorno né con manifestazioni di piazza nè con un decreto legge. Secondo Di giacomo, l’autonomia, si difende, invece, con la capacità di essere autosufficienti, con una classe politica degna di questo nome, in grado di offrire una prospettiva, che abbia l’obiettivo del benessere comune e “non – ha sottolineato il senatore – i propri affari privati”. Chi governa – ha continuato Ulisse Di Giacomo – ha l’obbligo politico e morale di salvaguardare i diritti e i bisogni dei cittadini, non la propria poltrona e lo status che ne deriva.
“Se per garantire questi diritti si renderà necessario ad esempio accorpare le regioni in macro aree, pensando a una nuova forma organizzativa del territorio– ha aggiunto – allora questa non è più una possibilità, ma un dovere”.
Di Giacomo si chiede perchè si dovrebbe difendere l’autonomia di una Regione con la più alta percentuale di disoccupati, il peggior Pil a livello nazionale, il maggior numero di aziende fallite, Irap e Irpef più alte d’Italia, la peggiore sanità e i peggiori dati epidemiologici su alcuni tumori. Il senatore ha poi messo in evidenza che c’è “una Protezione Civile in pratica chiusa, affossata – ha detto ancora – da incapacità e insipienza”; ci sono, a suo avviso, infiltrazioni nei posti di potere di familiari, soci, ex soci e amici, con un governo regionale impegnato a difendere interessi privati in sanità, fonti energetiche, lavori pubblici, incapace, insignificante, insofferente verso i bisogni dei cittadini. “Un Molise – è il pensiero dell’esponente del nuovo centro destra – che offre un immagine ridicola al resto del paese, che ci conosce solo come la Regione di Vincenzo il portaborse”.
“Alla luce di tutto questo – è l’affondo di Di Giacomo – perchè i molisani, sempre più poveri e impossibilitati a dare una vita dignitosa alle proprie famiglie e una speranza ai figli, dovrebbero porsi il problema dell’autonomia regionale? Forse per assecondare gli interessi di chi li governa, o – ha concluso con durezza – per far giocare sulla loro pelle gente che non dovrebbe amministrare neanche un condominio?”

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