Dopo il periodo di ferie si riaccendono i motori nella fabbrica più importante della regione. Per oltre duemila e quattrocento addetti riprendono i turni allo stabilimento Fiat di Termoli che fornisce cambi e motori alle carrozzerie e ora potrà contare anche su nuovi modelli della Chrysler grazie alla fusione con la casa automobilistica americana. Tra questi c’è la mini jeep Renegade in produzione allo stabilimento di Melfi ma si guarda anche a Cassino dove sono previsti altri modelli dell’Alfa Romeo.
All’impianto di Pantano Basso da un lato ci sono le aspettative dopo la presentazione del nuovo piano industriale e in attesa di concretizzare gli investimenti previsti nei prossimi anni con i relativi riflessi occupazionali.
Dall’altro resta il ricorso alla cassa integrazione annunciata anche a settembre in particolare per il motore 16 valvole, mentre il ricorso allo stop produttivo per motore 8 valvole e i cambi dovrebbe essere limitato.
Giovedì a Termoli arriverà anche il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che incontrerà i lavoratori per fare il punto sugli investimenti e le prospettive in fabbrica.
<<Un confronto necessario e costruttivo>> ha osservato il responsabile regionale del sindacato, Riccardo Mascolo.
Secondo il segretario della Uilm, Antonio Di Pardo, resta il clima di incertezza dovuto alla cassa integrazione.
<<Per tornare a regime e alla piena occupazione – ha osservato Di Pardo – aspettiamo risposte per il piano che riguarda ogni singolo stabilimento italiano e in questo quadro – ha concluso – Termoli vuole rimanere competitivo>>.