Nella nostra regione si susseguono sagre, degustazioni di cibi e vini, olio, di tutto quello che la nostra terra offre in termini di enogastronomia. In molti casi piatti o prodotti unici, tipici, o pietanze cucinate secondo antiche tradizioni locali. Anche questo è cultura perché rappresenta una parte dell’identità di un popolo, di una comunità . Il prodotto della terra, la ruralità che contraddistingue il Molise.
E i prodotti molisani, molti, sono apprezzati non solo da chi vive nella nostra regione, ma anche da chi viene in questa terra in vacanza, specie in estate.
E quando il turista ritorna a casa, nelle città o all’estero, non disdegna affatto di portare con sé vino, formaggi, salumi, dolci, sapori odori e qualità mede in Molise.
In un’analisi della Coldiretti è stata evidenziata, quest’anno, la tendenza degli italiani in vacanza a privilegiare negli acquisti alimentari prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori. Dunque, il souvenir del 22% dei vacanzieri del bel paese, non è un capo di abbigliamento o un gioiello, ma un prodotto enogastronomico. E in Molise, quello più a ruba – sempre secondo la stima della Coldiretti – è il caciocavallo. Ma possiamo aggiungere, senza tema di smentita, che viene apprezzato e comprato anche il tartufo, così come olio, sott’oli e sottaceti, salumi e il vino, su tutti la Tintilia.
I dati della confederazione evidenziano ancora che quattro italiani su dieci, il 41%, durante l’estate non si lasciano sfuggire la possibilità di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, bancarelle, agriturismi o mercati degli agricoltori dove si stima vengano acquistati prodotti alimentari genuini e tipici.