Il piccolo Darius stava passeggiando sul ciglio della strada stringendo la mano alla madre quando è stato travolto e ucciso da un’auto.
Nel luogo che ricorda il bimbo romeno di tre anni morto un mese e mezzo fa ci sono fiori, peluche e piccoli giocattoli. Qui continua un triste pellegrinaggio di chi vuole fermarsi in preghiera e lasciare un segno di affetto.
Lungo questa strada dove passano anche molti ciclisti in quattro anni sono stati tre gli incidenti mortali.
I residenti e turisti che in queste settimane affollano i residence chiedono più sicurezza e possibili interventi per limitare la velocità. Da strada statale è diventata una strada interna di competenza comunale ma il cartello che indica il limite imposto a 50 km orari di certo non risolve il problema.
I cittadini segnalano l’asfalto dissestato in più punti ma resta anche il problema della pista ciclabile costruita sul lato dei residence. In più punti lo spazio dedicato alle biciclette è invaso dalle auto costringendo così i ciclisti a spostarsi lungo la strada.
E sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Filippo Monaco: “Senza alcuna polemica – scrive in una nota – ho chiesto all’assessore regionale competente di istituire un tavolo di confronto con il Comune di Termoli per capire quali sono i reali problemi o limiti alla messa in sicurezza del lungomare nord e trovare così di concerto, Regione e Comune, una soluzione alla situazione di abbandono e mettere in sicurezza tutte le vite di chi, quella strada la percorre per piacere o per lavoro. Per non avere altri morti sulla coscienza”.
