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venerdì, Marzo 29, 2024

Crisi edilizia, allarmante il rapporto di Confartigianato: dal 2008 persi 5000 posti di lavoro

AttualitàCrisi edilizia, allarmante il rapporto di Confartigianato: dal 2008 persi 5000 posti di lavoro

Il grido d’allarme degli italiani è diventato sempre più forte. Una crisi devastante ha messo e sta mettendo in ginocchio un settore dopo l’altro. Da Confartigianato edilizia, viene evidenziato come la situazione del settore costruzioni rimane molto pesante. Non si vedono miglioramenti, con le imprese che si preparano ad affrontare un autunno addirittura peggiore di quello dello scorso anno. Bisogna puntare –sostiene ancora Confartigianato, ma non solo –  con decisione su misure che incentivino la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e privato. E’ l’unica strada per evitare la chiusura delle imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Una situazione di difficoltà che permane in tutta Italia, con il Molise che non fa eccezione. La Cgil aveva sottolineato, qualche giorno fa, che in regione il tasso di disoccupazione, nel settore dell’edilizia, è altissimo. Dal 2008 al 2013 c’è stata una perdita di 5000 occupati. Nel primo trimestre di quest’anno la situazione è peggiorata ancora. Con gli occupati che sono solo 2642 a fronte dei 3163 dello stesso periodo dell’anno scorso. Il sindacato ha chiesto al governatore Frattura di riattivare con urgenza il tavolo della crisi del comparto costruzioni.

Dal rapporto di Confartigianato emerge, ancora, che  le imprese del settore, in Italia, sono quelle che hanno maggiormente risentito della stretta creditizia, con un calo, tra aprile del 2013 e aprile di quest’anno, del 10,8% rispetto alla flessione del 6,7 del totale delle imprese

Dunque una boccata d’ossigeno, sostengono da più parti, può arrivare dagli incentivi fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico. Incentivi che hanno già dato qualche beneficio.  Ma la strada è lunga. In prospettiva qualche speranza arriva dal programma di investimenti per l’edilizia scolastica indicata dal Governo nazionale che prevede interventi nel biennio 2014-2015. Tra le regioni maggiormente interessate c’è il Molise.

Altri dati aggiornati a maggio dicono che comprare casa con un mutuo, in Italia, costa più che nel resto d’Europa. Segnali di difficoltà arrivano dalla diminuzione dello stock dei mutui per l’acquisto di abitazione concessi alle famiglie italiane. Il calo maggiore in abruzzo, poi Basilicata e Molise, da noi con -3,4%. A pesare sulla crisi del mercato immobiliare vi è anche la tassazione aumentata, tra il 2011 e 2013 del 107,2%.

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