Favole e politica per raccontare la società contemporanea e lanciare messaggi significativi sui problemi del paese.
In tanti hanno affollato piazza del Papa a Termoli per il concerto del cantautore partenopeo che ha concluso i festeggiamenti in onore di San Basso.
Persone di ogni età arrivate anche da fuori regione per seguire una lunga carrellata di successi, un vasto repertorio che dal 1973 hanno scandito la storia della musica italiana.
Bennato ha scaldato la piazza ricordando che le vie del rock sono infinite.
Da Abbi Dubbi a Capitan Uncino, cantando l’Isola che non c’è fino una versione reggae di Viva la Mamma in quello che ha definito il paese dei Balocchi, meno male che adesso non c’è Nerone: tante metafore per raccontare il potere dei nostri tempi che soffoca la libertà. Non a caso il rocker ha rivolto anche un invito al pubblico entusiasta: «Liberatevi dalle inibizioni, dai pregiudizi e pure dalle vostre convinzioni» ha affermato Edoardo Bennato prima di salutare, a mezzanotte, «il pubblico fantastico della serata» e ringraziare tutti.
