Che la festa del primo di agosto di Frosolone abbia qualcosa di speciale lo si capisce dalle tante persone che ogni anno partecipano a questa manifestazione. Da 38 anni gli appuntamenti sono sempre gli stessi – seppur con qualche variante, come ad esempio il festival internazionale del folclore – ma la sostanza non cambia: questo mix di sacro e profano continua a suscitare interesse. Come sempre la giornata è entrata nel vivo con il rito francescano della Perdonanza e con le tradizionali passate alla chiesa di San Rocco. Poi tutta l’attenzione si è concentrata sui carri allegorici. Le ricostruzioni scenografiche curate nei minimi particolari, le scene del passato, qualche esilarante improvvisazione e lo spettacolo di musica e colori dei gruppi folk al seguito, hanno suscitato tanto entusiasmo tra la gente. Per la giuria quest’anno il carro più bello è stato quello di Acquevive, con la rappresentazione della festa di Sant’Antonio Abate. Al secondo posto si è classificata la casa di campagna di un tempo, dove si conviveva insieme agli animali. E dopo molti anni di assenza è tornato – conquistando il terzo posto – il carro di San Pietro in Valle. Ha proposto un vero e proprio momento di festa del passato, quando ci si riuniva per scartocciare il granturco.
Durante la manifestazione per tutti la possibilità di degustare la pietanza tipica della giornata: peperoni e baccalà, preparata dai volontari della Pro loco, l’associazione che vivacizza l’estate frosolonese.
Carri allegorici Frosolone, i vincitori
