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venerdì, Aprile 19, 2024

Frattura perde la memoria: difende l’autonomia del Molise e scorda privilegi e legnate ai lavoratori

AperturaFrattura perde la memoria: difende l'autonomia del Molise e scorda privilegi e legnate ai lavoratori

di GIOVANNI MINICOZZI 

Riprendendo le indiscrezioni del Corriere della Sera sul giudizio espresso dal Commissario alla spendig review, Cottarelli, che ha parlato del Molise come regione che “non avrebbe ragione di esistere”, Frattura si lancia in una difesa a spada tratta dell’autonomia del Molise e, tra le altre cose, parla dei risparmi operati dal suo governo. Dimentica di dire che sono costati lacrime e sangue ai lavoratori e niente alla Casta.

La Regione Molise si salverà o no dalla scure della spending review?

La domanda è tornata di attualità dopo che il giornalista Sergio Rizzo ha divulgato, dalle colonne de Il Corriere della Sera, la notizia secondo la quale, dai documenti predisposti dai gruppi di lavoro sui tagli alla spesa pubblica, verrebbe fuori la lapidaria conclusione che la Regione Molise non avrebbe ragione di esistere.

Sulla indiscrezione è intervenuto, a muso duro, il governatore Paolo Frattura che ha parlato senza mezzi termini di qualunquismo e di populismo dei tecnici ministeriali responsabili della proposta di cancellare l’autonomia regionale.

«Piccoli come siamo – ha dichiarato il presidente – in un solo anno abbiamo risparmiato 11 milioni di euro lavorando tutti insieme per ridurre la spesa corrente e per semplificare la nostra architettura istituzionale. Nei prossimi due anni faremo altri tagli, dimezzeremo il personale, il numero dei dirigenti ed elimineremo le spese improprie – ha aggiunto Frattura – Abbiamo cancellato tutte le attività non prioritarie, abolito le premialità che non rispondono al merito accorpato organismi con funzioni identiche – ha poi sottolineato il governatore – Più volte ci siamo difesi da chi, alterne voci di tutti gli schieramenti politici, con superficialità assoluta ha sentenziato che il Molise non ha ragione di esistere – ha spiegato il presidente – Oggi riprendiamo la nostra difesa di fronte al verdetto emesso, almeno così sappiamo, dai tecnici incaricati  di individuare ed eliminare gli sprechi del sistema Paese», ha concluso Paolo Frattura.

Non c’è che dire! Il presidente fa bene ad alzare la voce e a difendere l’autonomia del Molise anche sbattendo i pugni sul tavolo.

Vogliamo ricordare, però a Paolo Frattura, che tutte le economie di cui si vanta le ha realizzate quasi esclusivamente sulla pelle dei lavoratori: Gam, Zuccherificio, Ittierre, edilizia, settore dell’editoria, piccole e medie imprese costrette a fare i conti con la devastante crisi che di fato sta cancellando il tessuto produttivo della regione e quindi la sua stessa autonomia. Che dire, poi, della ostinata volontà dei ventuno consiglieri regionali a difendere fino in fondo i privilegi dei loro ricchi stipendi, dell’ indennità per i portaborse, abolita solo dopo la figuraccia rimediata con le Iene, delle spese pazze fatte con i soldi pubblici assegnate ai Gruppi per le quali si attende ancora l’esito finale dell’inchiesta condotta dal pm Nicola D’Angelo, della proposta sul quinto assessore.

Furbate e malefatte che, al di là della dichiarata volontà, di certo non aiutano a difendere l’autonomia di una regione messa in discussione da una classe politica miope e incapace di guardare al futuro.

 

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