In Molise si è in attesa del pronunciamento del TAR sul piano di dimensionamento approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale. Secondo la Cgil il piano in questione “nasce vecchio a causa di palesi incongruenze su accorpamenti, indirizzi, omnicomprensivi e plessi funzionanti più volte evidenziate, ponendoci in cima alla classifica nazionale per numero di istituzioni rispetto agli alunni”.
Per il sindacato con i pensionamenti e dei posti disponibili e vacanti, si potrebbe, comunque, procedere almeno a 140 immissioni in ruolo, sanando anche la posizione di coloro che nel 2012 avevano i requisiti per andare in pensione e sono stati bloccati dalla legge Fornero.
“Finora il Governo non ha espresso alcuna reale discontinuità rispetto al passato – ha spiegato la Cgil – ma un ulteriore attacco alla funzione sociale della scuola e ai diritti dei lavoratori della conoscenza. Il tema del superamento del precariato è sparito dal dibattito politico e dagli impegni di Renzi.
Anzi, le dichiarazioni del sottosegretario Reggi sull’aumento dell’orario dei docenti, sulla riduzione di un anno dei percorsi scolastici, sulla eliminazione delle supplenze brevi e sul superamento delle graduatorie ad esaurimento indicano una nuova politica di tagli delle risorse, degli organici e dei diritti.
Per queste ragioni – ha concluso il sindacato – anche la FLC CGIL Molise sarà in piazza Montecitorio il 15 luglio a sostenere il presidio indetto dai movimenti delle scuole, prima tappa di una stagione di mobilitazioni in difesa dei lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca, dell’AFAM e dei diritti costituzionali che essi rappresentano”.