di MARCELLA TAMBURELLO
In un Molise che, ogni giorno, perde pezzi e dove chiudono le porte sempre più aziende e società, creando nuova disoccupazione, la crisi economica non si arresta.
Tra gli ultimi enti in difficoltà, per mancanza di fondi, c’è anche la biblioteca provinciale Albino di Campobasso.
Per 6 dei 12 lavoratori, i contratti in scadenza il 31 luglio non saranno rinnovati. Si tratta dei dipendenti adetti al front office e che garantiscono l’apertura della biblioteca dal lunedì al sabato mattina e 4 pomeriggi a settimana.
La soluzione, per scongiurare la paventata chiusura della biblioteca, decisa dalla stessa Provincia di Campobasso, e comunicata dal Presidente De Matteis, dovrebbe essere la sostituzione dei 6 lavoratori della cooperativa con 4 dipendenti della provincia.
Dipendenti che dovranno essere formati per garantire gli stessi servizi offerti oggi al pubblico che ogni giorno frequenta la biblioteca, unica nel capoluogo e che dovrebbe quindi essere difesa a spada tratta sia dalla Regione ma soprattutto dall’amministrazione comunale, che detiene a Campobasso un pezzo di storia e di cultura.
Con la sostituzione dei lavoratori della cooperativa con i dipendenti della provincia, quindi, si terrà in vita l’Albino, ma il servizio sarà ridimensionato.
Con molta probabilità l’apertura della biblioteca sarà ridotta dal lunedì al venerdì mattina e solo 2 pomeriggi a settimana.
Pare quindi che con questa soluzione ci saranno nuovi disoccupati in Molise, ma il servizio della biblioteca provinciale dovrebbe essere ancora garantito ai tanti studiosi che ogni giorno si riversano all’Albino per consultare un libro, per prendere in prestito un volume o semplicemente per leggere un giornale.
