di FABRIZIO OCCHIONERO Ancora sbarchi di migranti sulle coste italiane. Centinaia soccorsi solo negli ultimi interventi nel Canale di Sicilia. Una volta arrivati nel nostro Paese i profughi ricevono la prima assistenza per poi essere trasferiti nelle strutture che hanno offerto ospitalità in varie regioni. In Basso Molise il residence ‘Al Colle’ di Petacciato continua ad accogliere i migranti di varie nazionalità. Dall’Africa al medio-oriente, oltre cento persone hanno già fatto tappa nella struttura che si trova su una collina a ridosso nel mare. Si continua così ad affrontare un’emergenza che dall’inizio dell’anno sta contando migliaia di sbarchi. Presto anche il villaggio provvisorio costruito dopo il terremoto a San Giuliano di Puglia potrebbe diventare un hub, un centro di prima accoglienza. Dopo l’elezione al terzo mandato il sindaco Luigi Barbieri ha ripreso i contatti con la Prefettura e il Governo centrale. Un incontro anche con il nuovo responsabile del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Si tratta del Prefetto Mario Morcone che già conosce bene la realtà di San Giuliano perchè nel 2002 si trovò a coordinare i soccorsi alla scuola Jovine crollata in qualità di vertice dei Vigili del Fuoco. Riguardo alla nuova destinazione d’uso del villaggio Barbieri, confermando la disponibilità, ha rinnovato le richieste del Comune. Non superare i 500 immigrati, tempi di permanenza brevi e ospitalità limitata a famiglie con bambini per poter capire l’impatto e gli eventuali risvolti della presenza dei migranti in un paese di circa mille abitanti. Morcone ha preso nota delle esigenze del Comune e le valuterà nel corso dei prossimi incontri. Punti chiave da valutare ma anche da inserire anche nella convenzione che si sta perfezionando con la Prefettura di Campobasso. Solo quando il documento sarà firmato il progetto del centro di San Giuliano potrà diventare realtà.
Profughi a San Giuliano di Puglia, “si tratta” sulla convenzione
