Una straordinaria partecipazione, per numero e per entusiasmo, quella che ha accompagnato la tradizionale sfilata dei Misteri di Campobasso.
I tredici ingegni del Di Zinno, partiti dal Museo di via Trento, hanno percorso le vie del centro avvolti in un’atmosfera di emozione e stupore. Circa 50 mila persone accorse anche da fuori regione per assistere ad uno degli eventi più caratteristici del Molise.
Un vero e proprio bagno di folla, una sorta di prova generale in attesa della visita di Papa Francesco, come evidenziato dal vescovo Bregantini prima della benedizione dalla balconata di Palazzo San Giorgio.
Padre Giancarlo ha, infatti, inviato tutti i campobassani a preparare la città all’evento, decorando le finestre con fiori e coperte per accogliere al meglio il Santo Padre.
Insieme al vescovo di Campobasso anche il sindaco Antonio Battista, l’onorevole Laura Venittelli ed il consigliere Pietro Maio.
Nessun intervento da parte del primo cittadino, che ha preferito lasciare spazio alle parole di Bregantini. Partendo dalla metafora della ‘sedia rovesciata’ sull’ingegno dei San Michele Arcangelo, il simbolo del bene che trionfa sempre sul male, il vescovo ha dato la sua benedizione alla città.
“Non dimenticate l’importanza di dire grazie e siate uniti”, questo il messaggio lanciato ai fedeli. Poi i ringraziamenti alla macchina organizzativa dei Misteri, ai bambini, ai figuranti, alla banda, ai portatori e anche ai diavoli.
M.D.U.
