Il viadotto Callora resta chiuso al traffico per lavori e con esso resta interdetta la circolazione sull’intera zona.
Dal sopralluogo effettuato dai tecnici non sarebbero emerse novità di rilievo rispetto a quanto prospettato nel corso del vertice che si è svolto in prefettura tra le parti interessate.
Insomma, la proposta di deviare il traffico a Spinete, ma adeguando un tratto di strada di pochi chilometri per consentire il passaggio anche dei mezzi pesanti, sarebbe stata bocciata dall’Anas perché giudicata troppo onerosa.
E anche l’altra soluzione, prospettata dall’Acem, di realizzare una bretella, parallela al viadotto chiuso, sarebbe risultata pure quella costosa. Dunque, al momento l’alternativa per tentare di limitare disagi e danni sarebbe quella, proposta stavolta dall’Anas, di chiedere all’impresa appaltatrice, di ridurre quanto più possibile i tempi per la realizzazione degli interventi. Va infatti ricordato che la scadenza prevista per il completamento dei lavori è fissata nel 10 giugno del 2015.
Un anno, dunque, nel corso del quale la circolazione delle auto dovrà avvenire sul percorso alternativo individuato dall’Anas e tutt’ora in vigore e quello dei mezzi pesanti su altre strade, come la Trignina, la statale 87 Sannitica e sulla Telesina.
In tutta questa vicenda, la Regione, che ha da subito messo le mani avanti precisando di non essere responsabile di quanto sta accadendo, ai vertici dell’Anas aveva chiesto di accelerare i lavori. Richiesta che, a quanto pare, avrebbe trovato pieno accoglimento. Ma questa soluzione non convince gli operatori commerciali della zona che continuano a registrare ingenti danni ed i residenti che pure pagano le conseguenze della chiusura.
Intanto il presidente dell’Acem, Corrado Di Niro, è tornato all’attacco, ribadendo le pesanti responsabilità dell’Anas, ricordando come il progetto, approvato il 26 gennaio 2012 per un costo complessivo di 3 milioni e mezzo di euro, prevedesse la circolazione a senso unico alternato sul viadotto, regolata da un semaforo.
«Come mai ora sono state cambiate le carte in tavola, chiudendo totalmente il viadotto?», ha chiesto Di Niro. Una domanda alla quale l’Anas potrebbe dare una risposta nel corso della nuova riunione, in programma ancora in prefettura e prevista per martedì prossimo.




