“Sono arrivate le bancarelle!”. Questa l’affermazione con la quale ogni campobassano annuncia l’inizio del Corpus Domini, segno inconfondibile di una tradizione lunga 300 anni.
Centinaia di persone a bordo di camioncini, auto riempite fino a scoppiare, tende montate in ogni angolo della città, che al di là delle critiche, identificano uno degli eventi più importanti e sentiti del capoluogo. Perchè il Corpus Domini è si una festa religiosa, ma senza quel contorno di rumori, profumi e colori non sarebbe la stessa.
La città, come ogni anno, si divide: c’è chi difende i venditori ambulanti che hanno sistemato i propri banchi nell’area dell’ex Romagnoli e lungo le traverse del corso, e chi invece, soprattutto i residenti del centro Murattiano, mal sopporta “l’invasione” di bancarelle e turisti.
Ma la fiera del Corpus Domini è solo il preludio di un evento che culminerà domenica 22 giugno con la tradizionale sfilata dei Misteri. Gli ignegni del Di Zinno sono ormai pronti per “ospitare” i personaggi interpretati da cittadini di ogni età. San Crispino, San Gennaro, Abramo, San’Antonio Abate, San Rocco, solo per citarne alcuni. E poi gli angeli, i diavoli e la “Tunzella”.
Si parte alle 10 con l’uscita del primo Mistero dal Museo di via Trento, poi la suggestiva sfilata per le vie della città. Alle 13 la benedizione del vescovo Bregantini dalla balconata del comune, infine il rientro alle 14e 30.
Anche quest’anno Telemolise seguirà l’intera processione con una diretta in onda dalle 9e30.
M.D.U.



