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sabato, Ottobre 25, 2025

Pozzi Montedison Cercemaggiore, task force per far luce sulla vicenda

AperturaPozzi Montedison Cercemaggiore, task force per far luce sulla vicenda

di ANNA MARIA DI MATTEO

Una task force per fare piena luce su ciò che nascondono i pozzi petroliferi della Montedison,  dismessi da oltre trent’anni, a Cercemaggiore.

Lo ha deciso il ministero dell’Ambiente, al termine dell’incontro che si è svolto a Roma, al quale hanno partecipato il senatore Roberto Ruta e il consigliere regionale Salvatore Ciocca.

Sul tavolo dei tecnici ministeriali i dati dell’Arpa, relativi al monitoraggio eseguito sui terreni di località Capoiaccio. Un vero e proprio dossier che parla di livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma.

Dati preoccupanti che hanno spinto il ministero a decidere l’istituzione del gruppo di esperti che dovrà lavorare affinché venga accertata definitivamente e con estrema chiarezza cosa realmente contengano quei pozzi. Pozzi ormai sigillati e coperti dal cemento armato, ma dai quali, evidentemente, continuano a sprigionarsi radiazioni.

Sarà il prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, in qualità di autorità competente di Protezione  civile, a coordinare le attività.

Già nelle prossime ore avvierà le procedure per istituire una commissione interistituzionale composta da Comune, Protezione civile, Regione e Arpa che, in collaborazione con gli esperti dell’Istituto nazionale nucleare, dovrà mettere in campo gli interventi necessari per chiarire cosa sia stato realmente sversato, negli anni, all’interno dei pozzi, profondi oltre tre chilometri.

La notizia è stata accolta con soddisfazione e sollievo dagli abitanti del paese che da anni chiedono la verità.

Vogliono sapere se esista una correlazione tra la presenza dei pozzi e le tante, troppe morti per malattie tumorali che negli anni si sono registrate e che continuano a registrarsi ancora oggi in paese.

A Cercemaggiore è finalmente giunto il momento della verità.

 

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