E’ partita la corsa contro il tempo per tentare di limitare i disagi alla circolazione lungo la statale 17 interrotta per lavori da qualche giorno in prossimità del viadotto Callora vicino Bojano.
Dopo le vibrate proteste di automobilisti e commercianti della zona, il prefetto di Campobasso Di Menna ha convocato un vertice in prefettura al quale hanno partecipato tutte le parti interessate: Anas, Comune di Bojano, Regione, Provincia, forze dell’ordine e i rappresentanti delle associazioni di categoria.
La riunione è stata aggiornata a martedì prossimo, ma nel frattempo sono state individuate due possibili soluzioni: una è quella di dirottare il traffico verso Spinete ma in quel caso la strada andrà adeguata al passaggio dei mezzi pesanti.
L’altra, proposta dall’Acem, è quella di costruire una bretella, parallela al viadotto, da realizzare sulle strade interpoderali esistenti. Interventi da mettere in campo nel giro di pochissimo tempo.
Dopo il vertice in prefettura, sono partiti i primi sopralluoghi. Ma intanto le associazioni di categoria Api e Acem hanno lanciato accuse ben precise all’indirizzo dell’Anas, che dovrà realizzare i lavori sul viadotto. «Le responsabilità dei gravi disagi e dei danni sono da attribuirsi all’Anas – hanno denunciato i vertici delle sue associazioni – per non aver studiato insieme alle organizzazioni di rappresentanza le soluzioni ottimali da due anni a questa parte. L’unica soluzione – hanno concluso – è che l’ente senza perdere tempo provveda a finanziare ed appaltare con somma urgenza i lavori necessari per alleviare al massimo i disagi».Intanto resta sullo sfondo la class action che gli operatori commerciali della zona interessata dalla chiusura hanno avviato per chiedere il risarcimento dei danni fino ad oggi subiti.



