Per calmare gli animi a Monteroduni è dovuta intervenire anche la polizia. La maggior parte dei migranti ospitati all’hotel Holiday hanno protestato perché – dicono – il cibo è scarso, mentre i soldi (una diaria giornaliera di 2,50 euro ) arrivano in ritardo. I migranti hanno mostrato anche alcune foto scattate con il telefonino. “Ecco cosa ci hanno fatto mangiare a colazione”, dicono. Si vede mezzo bicchiere di macedonia. Ma il gestore della struttura alberghiera, Sante Gentile, respinge ogni accusa: “Dicono solo falsità. E sono sempre i soliti a protestare. Gli ospiti del Mali sono arroganti, non rispettano le regole. Con tutti gli altri andiamo d’accordo. Non è vero che le quantità sono scarse. Facciamo il possibile per accontentarli”. A Monteroduni, dopo aver appreso della “rivolta” in corso, è arrivato anche Celeste Caranci, responsabile dell’Arci di Isernia, una delle associazioni che si stanno impegnando nell’accoglienza dei migranti. “Qui non è questione di comunità. Si stanno creando dei gruppi, si sta alimentando una guerra tra poveri, anzi tra morti di fame. Eppure bastano piccoli accorgimenti per evitare inconvenienti e rendere l’accoglienza dignitosa”.
Monteroduni, migranti in rivolta: “Siamo a corto di cibo e soldi”
