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lunedì, Maggio 20, 2024

Ospedale Venafro, il comitato pro Santissimo Rosario va in Procura

AperturaOspedale Venafro, il comitato pro Santissimo Rosario va in Procura

di SERGIO DI VINCENZO Dalle parole ai fatti. Dopo aver annunciato la presentazione di un esposto per chiedere chiarimenti sull’agibilità e la vulnerabilità sismica dell’ospedale Veneziale, i rappresentanti del comitato pro Santissimo Rosario di Venafro, Gianni Vaccone e Franco Macerola, questa mattina si sono recati al tribunale di Isernia dove hanno incontrato il procuratore capo Paolo Albano. Sui contenuti del colloquio con il magistrato hanno preferito non sbilanciarsi, ma una cosa è certa: questo è stato solo il primo passo di una battaglia che dalle piazze è destinata a spostarsi nei palazzi della giustizia: “Siamo andati in tribunale, ma andremo anche alla Questura e alla Prefettura – ha detto Macerola – per chiedere chiarimenti sull’agibilità del Veneziale. É giusto che i cittadini sappiano come stanno le cose, visto che nei piani di Frattura quello di Isernia sarà l’unico ospedale della provincia”. Dal punto di vista legale si sta lavorando anche su altri fronti. Per stoppare il piano di riordino della sanità i politici in dissenso con il presidente delle Regione Frattura “stanno puntando le loro carte sui ricorsi al Tar e alla Corte Costituzionale. Si stanno muovendo alcuni esponenti del Pd, ma noi rappresentanti dei comitati e delle associazioni non staremo a guardare. Vogliamo più sanità pubblica e meno sanità privata, così come previsto dia parametri nazionali”, ha aggiunto il rappresentate del pro Ss Rosario. Macerola e Vaccone si dicono amareggiati, si sentono presi in giro da Frattura. Aveva dato loro ampie rassicurazioni, salvo poi fare retromarcia. Ma non intendono dargliela vinta al presidente della Regione: “Al di là delle sue azioni tiranniche crediamo che Frattura non abbia tutto questo potere. Aspettiamo con fiducia – ha concluso Macerola – l’esito dei ricorsi al Tar”.

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