L’economia molisana stenta a decollare ed i segnali di ripresa sono ancora lontani. E’ quanto emerso dal rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale. Secondo i dati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il prodotto interno lordo nel 2013 è diminuito del 3,6%, una riduzione tra le più marcate d’Italia.
La crisi attanaglia tutti i settori: l’attività produttiva dell’industria molisana è calata del 7% rispetto al 2012, discorso analogo per il comparto delle costruzioni.
Ma il settore più colpito è senza dubbio quello del turismo: secondo i dati forniti dagli Enti provinciali del turismo molisano, nel 2013 gli arrivi i n regione sono calati del 18,7%. Maglia nera per la provincia di Isernia, che ha registrato una riduzione di oltre il 40%.
Anche le esportazioni hanno subito una netta flessione, eccezion fatta per i comparti della chimica e dei prodotti alimentari, gli unici a registrare un andamento positivo.
Un quadro di sostanziale difficoltà, che influisce pesantemente sui consumi delle famiglie. L’ulteriore flessione del reddito disponibile e l’incertezza sulle prospettive occupazionali hanno di fatto ridotto all’osso le spese delle famiglie, interessando tutte le tipologie di prodotti.
Ma le cifre meno rassicuranti riguardano sicuramente il tasso di disoccupazione, che si attesta ai minimi storici. Una crescita di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2012, raggiungendo il 15,8%. Uomini e giovani tra 15 e 34 anni le categorie più colpite.
In un contesto di congiuntura negativa anche l’accesso al credito, sia per le imprese che per le famiglie, si è drasticamente ridotto.
Insomma, i tanto sperati segnali di ripresa non sono arrivati, e le previsioni per il 2014 sono ancora troppo incerte per poter dire che la crisi è ormai alle spalle.
M.D.U.



