Gli piaceva definirsi ”un artista drammatico che fa dell’ironia”, sull’Italia minima, sui sogni e sui tic della provincia anni ’50, ma pubblico e critica lo consacrarono ben presto come uno dei ‘quattro moschettieri’ della commedia all’italiana, con Sordi, Gassman e Tognazzi. Nino Manfredi, il laureato che si fingeva ‘burino’ – scomparso il 4 giugno del 2004 – tra i ‘colonnelli’della risata, è stato forse il più ‘rustico’, orgoglioso com’era delle sue origini ciociare, e il meno popolare all’estero, fatta eccezione per ‘In nome del Papa Re’ di Luigi Magni (1977).



