Manca un mese all’arrivo del Papa in Molise. Un evento straordinario per la nostra piccola Regione. Storico, considerato che è stato proprio Francesco a scegliere questa terra, che un pontefice manca da noi da 19 anni e considerato che saranno decine di migliaia le persone che si riverseranno a Campobasso e Isernia, anche dalle regioni limitrofe. A Isernia si lavora spediti e le tappe del pomeriggio sarebbero confermate: Santuario di Castelpetroso, attraversamento in Papa mobile del centro, visita al carcere e saluto in Cattedrale. A Campobasso, dove il pontefice arriverà intorno alle 9, tutto è avvolto nella nebbia e quello che era il programma annunciato da Bregantini al momento appare stravolto, anzi, non ci sarebbero nemmeno alternative certe. Nel capoluogo si è votato e la visita di Francesco è passata in secondo piano. Le istituzioni, a quel che sembra, sul tema hanno avuto finora un approccio blando. Il Papa, sempre da programma, arriverà all’ex Romagnoli. Dovrà incontrare il mondo produttivo all’Università e, secondo indiscrezioni, pare che possa anche atterrare all’eteneo, invece che all’ex stadio. Poi si fermerà in Cattedrale. Il giro lungo il corso e per il centro in Papa Mobile. Ma resta l’incognita su dove celebrerà messa. Sarebbe saltata la cerimonia religiosa al Selvapiana, per i problemi alla struttura. Servirebbero 350mila euro per tamponare le falle. Dunque dove la celebrerà? Si era parlato dell’ex Romagnoli, ma anche questa ipotesi sarebbe naufragata. Al Momento in quella zona fervono i preparativi per il mercato del 22 giugno, il giorno di Corpus Domini e dei Misteri. Sempre da indiscrezioni, è trapelata anche la possibilità della Santa Messa nella zona industriale, addirittura con atterragio dell’elicottero con il Pontefice lì, ma il percorso diventerebbe lungo e complicato. L’idea, infine, della messa in centro, con il Papa in piazza della Vittoria e la gente lungo il corso e Via Roma, comporta un’organizzazione attenta, puntigliosa, ma resta un’ipotesi suggestiva che non dipiacerebbe nemmeno al neo sindaco Battista oltre che ai tanti campobassani. Certo bisognerebbe studiare benissimo come gestire parcheggi, traffico, sicurezza. Altra incognita, poi, il pranzo. Francesco, s dovrà mangiare con i poveri, ma l’ex asilo di Monte San Gabriele, sede indicata, non sarebbe utilizzabile. Manca un mese e il tempo stringe. Forse è davvero il caso di accelerare, di ragionrci su giorno e notte, perchè l’evento è unico. Nelle prossime ore ci sarà un incontro tra il governatore Frattura, l’arcivescovo Bregantini e il neo sindaco di Campobasso Battista. Questa settimana dovrebbe essere decisiva.




