di FABRIZIO OCCHIONERO Sulle schede del turno di ballottaggio saranno riportati solo i nomi dei due candidati alla carica di sindaco di Termoli e le liste che li hanno sostenuti al primo turno. Estratto prima il candidato del centrodestra, Michele Marone, e poi quello del centrosinistra, Angelo Sblocca. Nessun apparentamento invece con le liste degli altri tre candidati al primo turno. Sfumata la trattativa tra l’aspirante sindaco del centrosinistra e Paolo Marinucci, arrivato terzo con quasi il 20% dei voti. Sul tavolo la pregiudiziale posta da Marinucci di escludere dalla Giunta e da incarichi dirigenziali ex dell’amministrazione Di Brino. Un’ipotesi ritenuta però <<inattuabile e inaccettabile>> da Sbrocca perchè – ha affermato – <<pone vincoli e veti legati alle persone, in particolare ai candidati della coalizione della lista dei Popolari per l’Italia andando in questo modo contro la legittimazione che gli stessi hanno ricevuto dai termolesi>>. Marinucci ha quindi parlato di una linea di coerenza che lo ha portato a non fare più le primarie e di una pregiudiziale che rimarrebbe in ogni caso. La partita si gioca allora sui programmi. Sbrocca si è detto certo che tra le due coalizioni <<si possano trovare intese politiche e programmatiche>>. Marinucci non ha al momento dato indicazioni ufficiali. <<Noi non abbiamo chiesto incarichi – ha evidenziato – ma nei prossimi giorni sottoporremo una serie di punti programmatici e vedremo chi potrà darci delle garanzie>>. Intanto, la coalizione termolese di Remo Di Giandomenico che al primo turno ha ottenuto il 18% dei voti ha deciso di costituirsi in un movimento politico. L’indicazione della linea per il turno di ballottaggio sarà quella di appoggiare il candidato del centrosinistra. <<Si tratta di una scelta obbligata rispetto al passato – ha osservato Di Giandomenico – per dare un motivo di discontinuità e un rinnovamento anche se parziale>>. Fin da subito il Movimento 5 Stelle ha infine escluso qualsiasi tipo di alleanza. <<Noi ci apparentiamo solo con i cittadini>> – ha ribadito Nicola Di Michele.



