di MANUELA IORIO Incontro molto partecipato quello che si è tenuto a Campomarino in sala consiliare per discutere del raddoppio ferroviario della tratta Termoli-Lesina. Da un lato l’assessore regionale Pierpaolo Nagni e il sindaco Gianfranco Cammilleri, dall’altra i cittadini, tanti, che hanno voluto dire la loro. Per ora al vertice in programma a Roma la prossima settimana la posizione della regione sarà ferma, e cioè contraria al progetto così come previsto inizialmente e favorevole invece allo spostamento del tracciato dalla costa alla zona vicina all’autostrada. Si vuole evitare di stravolgere ancora il paesaggio e minare il turismo. Il problema però è che mancano i soldi per modificare il progetto. Ci vorrebbero almeno 150 milioni di euro. Ma c’è un altro ostacolo all’orizzonte e cioè che il parere contrario della Regione potrebbe non bastare a fermare il progetto perchè stando alla normativa del settore è il presidente della Repubblica con un decreto a bypassare eventualmente il dissenso degli enti locali. Se questo dovesse accade l’assessore Nagni ha spiegato che almeno inzierà una trattativa sulle compensazioni come quella di portare una fermata dell’alta velocità a Termoli. Per il cantiere se ne parlerebbe invece nel 2020. L’investimento totale ammonta a 500milioni di euro, di cui 106milioni del primo lotto Lesina- Ripalta sono già disponibili. Poi ci sono 135 milioni per Termoli-Campomarino e altri tanti per Campomarino-Ripalta.