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sabato, Aprile 20, 2024

L’autostrada in Molise la porta Squinzi

AttualitàL'autostrada in Molise la porta Squinzi

di ENZO DI GAETANO La prima volta per Giorgio Squinzi in Molise. Il neo presidente di Confindustria ha voluto presenziare all’assemblea annuale dell’Associazione Industriali del Molise, organizzata a Pozzilli, da Mauro Natale, vertice molisano della categoria imprenditoriale. E Squinzi, anche in Molise, ha ripetuto l’elenco delle doglianze che, quasi ogni giorno, vede gli imprenditori italiani ripetere al governo. Meno oneri per le imprese, meno vincoli e pastoie e meno burocrazia, altrimenti il miglioramento della produttività e della competitività resterà un miraggio. Stessi concetti ripetuti anche da Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle infrastrutture che ha dato comunque una speranza ai molisani. Quella che i cantieri della Termoli San Vittore partiranno. Ci sono 200 milioni da spendere subito. È stato trovato un compromesso con la superstrada Telesina a cui, in un primo momento, erano stati destinati tutti e 400 i milioni disponibili. De Caro ha detto che c’è stata la mediazione di Danilo Leva, per cui quei 400 milioni sono stati divisi tra Termoli San Vittore e Telesina. Con quei soldi nessuna delle due sarà completata, ma almeno partiranno i lavori. Nel suo intervento Squinzi ha detto che: “La ripresa a livello mondiale è in atto. Si sta percependo in maniera sensibile e noi ci auguriamo che possa esserci anche in Italia. Per approfittarne in pieno dobbiamo fare le pulizie al nostro interno, ovvero quel lavoro di riforme istituzionali e di investimenti nella direzione giusta, che potrebbe portarci a cogliere in maniera più consistente una situazione che, a livello mondiale, è in miglioramento. L’Italia deve puntare sul rilancio delle politiche industriali per non perdere il passo rispetto a tutte le altre economie avanzate. Quello che mi aspetto dalla politica é che, sotto la spinta della crisi decida di mettere tra le scelte prioritarie il fare impresa. Questa per il nostro Paese sarebbe una grande rivoluzione, portatrice di progresso e benessere”. Il sistema produttivo italiano, dice Squinzi, nonostante la capacità produttiva persa con la crisi, “continua con molti punti di eccellenza, che sostengono il mercato interno, le esportazioni e la capacità innovativa del sistema. Ma la fatica é tanta, nonostante il nostro impegno quotidiano fortissimo per affrontare il susseguirsi di cambiamenti strutturali continui con l’adeguata velocità di adattamento. Per raggiungere questo obiettivo, che equivale poi a far crescere occupazione, ricchezza e benessere, occorre nel Paese una vera politica industriale e scelte operative conseguenti”.
Infine, Squinzi è tornato sulle presunte polemiche con Renzi: “Io non ho mai litigato con Renzi. Siete voi dei media che volete montare polemiche. Non ci sono polemiche con il Presidente del Consiglio” ha chiarito Squinzi ai giornalisti.

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