di ENZO DI GAETANO La prima volta per Giorgio Squinzi in Molise. Il neo presidente di Confindustria ha voluto presenziare all’assemblea annuale dell’Associazione Industriali del Molise, organizzata a Pozzilli, da Mauro Natale, vertice molisano della categoria imprenditoriale. E Squinzi, anche in Molise, ha ripetuto l’elenco delle doglianze che, quasi ogni giorno, vede gli imprenditori italiani ripetere al governo. Meno oneri per le imprese, meno vincoli e pastoie e meno burocrazia, altrimenti il miglioramento della produttività e della competitività resterà un miraggio. Stessi concetti ripetuti anche da Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle infrastrutture che ha dato comunque una speranza ai molisani. Quella che i cantieri della Termoli San Vittore partiranno. Ci sono 200 milioni da spendere subito. È stato trovato un compromesso con la superstrada Telesina a cui, in un primo momento, erano stati destinati tutti e 400 i milioni disponibili. De Caro ha detto che c’è stata la mediazione di Danilo Leva, per cui quei 400 milioni sono stati divisi tra Termoli San Vittore e Telesina. Con quei soldi nessuna delle due sarà completata, ma almeno partiranno i lavori. Nel suo intervento Squinzi ha detto che: “La ripresa a livello mondiale è in atto. Si sta percependo in maniera sensibile e noi ci auguriamo che possa esserci anche in Italia. Per approfittarne in pieno dobbiamo fare le pulizie al nostro interno, ovvero quel lavoro di riforme istituzionali e di investimenti nella direzione giusta, che potrebbe portarci a cogliere in maniera più consistente una situazione che, a livello mondiale, è in miglioramento. L’Italia deve puntare sul rilancio delle politiche industriali per non perdere il passo rispetto a tutte le altre economie avanzate. Quello che mi aspetto dalla politica é che, sotto la spinta della crisi decida di mettere tra le scelte prioritarie il fare impresa. Questa per il nostro Paese sarebbe una grande rivoluzione, portatrice di progresso e benessere”. Il sistema produttivo italiano, dice Squinzi, nonostante la capacità produttiva persa con la crisi, “continua con molti punti di eccellenza, che sostengono il mercato interno, le esportazioni e la capacità innovativa del sistema. Ma la fatica é tanta, nonostante il nostro impegno quotidiano fortissimo per affrontare il susseguirsi di cambiamenti strutturali continui con l’adeguata velocità di adattamento. Per raggiungere questo obiettivo, che equivale poi a far crescere occupazione, ricchezza e benessere, occorre nel Paese una vera politica industriale e scelte operative conseguenti”.
Infine, Squinzi è tornato sulle presunte polemiche con Renzi: “Io non ho mai litigato con Renzi. Siete voi dei media che volete montare polemiche. Non ci sono polemiche con il Presidente del Consiglio” ha chiarito Squinzi ai giornalisti.